Dia...lessi
Qualcuno mi ha fatto notare che scrivo in un italiano scorretto.
Con troppi suoni e costruzioni dialettali, in modo quasi sgrammaticato, certamente con una sintassi approssimativa.
E dargli torto.
Ho provato a spiegarglielo, a lui (ecco, ci sono ricascato), che mi veniva facile facile, non voluto o cercato, semplicemente naturale.
Poi ci ho anche pensato su, a questa roba, e credo che la colpa non sia poi tutta mia, penso che Camilleri ci abbia messo su un bel carico (metterci un carico è terminologia da briscola, quando sulla carta del tuo compare, che tu ritieni vincente, ci piazzi un bel po' di punti, un carico appunto, un asso, un dieci, ma di altro seme, nella convinzione di vincere la smazzata. Le spiego per scupolo queste cose, non per far cultura, ed evito perfino le facili battute del tipo ri...cercato ed ap...punto).
Il Camilleri c'entra come cattivo esempio, dato che lo leggo da anni.
Credo come tanti.
E come tanti ho notato che agli inizi scriveva quasi in italiano, poi qualcosa gli deve aver preso la mano, oppure ha pensato che chi lo segue pian piano impara
il siculo (che se è cinese è sicùlo), ed ora, se uno non ha mai letto qualcosa di suo, e si compra uno degli ultimi libri, dopo 100 parole o s'arrende, o si compra tutta la produzione precedente e si fa una cultura (vuoi vedere che lo scopo è questo qui?).
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(I puntini rappresentano due esempi di testo, la prima in quasi italiano e quella dopo in quasi siculo, due esempi che contavo di mettere per giustificare il tutto.
Poi mi sono accorto che mi mancava la materia prima, mi dovevo rileggere il primo e l'ultimo Camilleri, trovare due brani incriminabili, verificare le date d'uscita, che non sempre rappresentano le date di stesura, insomma una faticaccia orba, tanto più che iniziavo anche a dubitare dei miei ricordi: insomma stavo andando
in palla, così ho messo
quelle due righe di puntini, voi fate finta che siano due esempi calzanti con l'argomentare e, magari, dite con convinzione: accidenti se ha aumentato il tono dialettale, accidenti ormai scrive praticamente in sìculo.
Detto? Ok, allora il seguito corre, leggere per credere)
Non male come escalescion, vero?
Con tutto che il Camilleri continua a piacermi.
Che poi spero sempre che incominci a scrivere anche in piemonteis,
che lì vado forte.
Orco can.
P.S.: forse non dovevo scrivere orco can, meglio se scrivevo minchia.
P.P.S.: Dia lessi sta per dia letto al passato remoto. Non odiatemi.